Fiducia delle imprese verso l’alto a luglio, ma con i comparti economici che viaggiano a velocità differenti. Secondo il report diffuso da Istat, infatti, nel settimo mese dell’anno le aziende italiane fanno registrare un indice relativo al clima di fiducia in crescita, toccando quota 116,3 contro i 112,8 del mese precedente. Tutti i comparti indagati dall’istituto di statistica evidenziano un trend positivo, ma con modalità non omogenee. Se, infatti, per costruzioni, servizi e commercio al dettaglio l’indice sale con decisione (rispettivamente da 153,6 a 158,6, da 107 a 112,3 e da 107,2 a 111), per la manifattura l’incremento è più ridotto, crescendo da 114,8 a 115,7.

Entrando nel dettaglio dei criteri indagati, nell’industria manifatturiera i giudizi su ordini e scorte sono in contrazione, così come le attese sulla produzione sono in lieve calo. Inoltre dal questionario specifico sulla manifattura emerge che cresce sensibilmente a luglio la quota di imprese che lamenta insufficienza degli impianti o mancanza di materiali che ostacola la produzione.

Se per le costruzioni tutti i criteri puntano al miglioramento, per i servizi di mercato gli ordini sono attesi in diminuzione, mentre salgono con decisione giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari. Il commercio al dettaglio, infine, giudizi e attese sulle vendite sono in crescita, mentre il saldo dei giudizi sulle scorte si contrae. Crescono, infine, in maniera omogenea gli indici relativi alla fiducia nella grande distribuzione (da 109 a 112,8) e nella distribuzione tradizionale (da 101,7 a 104,6).