Corrono a pieno regime i percorsi di adattamento dell’economia internazionale a due grandi misure di prospettiva. Negli Usa volano i sussidi del programma da oltre 300 miliardi di dollari Inflation Reduction Act (IRA) promosso da Biden per sussidiare la produzione industriale di beni per la transizione energetica e alta tecnologia negli Usa. In UE entra in vigore il regime transitorio del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM) orientato a promuovere la “tassazione” del dumping ambientale dei prodotti provenienti dall’esterno dell’Unione. I sussidi dell’IRA e i “dazi verdi” del CBAM hanno una ratio di fondo per i loro promotori: entrambi sperano che essi funzionino come un puro shock commerciale, simile a un aumento netto della produttività.
Tra i settori più impattati dal CBAM ci saranno, ad esempio, la produzione e commercializzazione di acciaio, un campo che per l’industria bresciana è centrale. L’IRA, invece, impatterà per favorire il mercato americano, a più alta capacità di indipendenza energetica, nella produzione di dispositivi e macchinari per i programmi di transizione energetica. L’impresa bresciana deve dunque riconsiderare attivamente il nodo dei rapporti con il resto dell’economia globale e un discorso va avviato sulla sostenibilità e resilienza delle filiere produttive e di rifornimento a cui si era precedentemente abituati.