Con all’approvazione del Piano RepowerEu sono in arrivo 6,3 miliardi di euro per il piano Transizione 5.0 al fine di sostenere la transizione verde e digitale delle imprese. Le agevolazioni riguarderanno tutte le imprese, senza distinzione di dimensione e settore.

Investimenti ammissibili
Il piano 5.0 opererà per il biennio 2024-2025 attraverso la concessione di un credito di imposta a favore delle imprese per investimenti in beni 4.0 materiali e immateriali, in beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili, e nella formazione del personale in competenze per la transizione ecologica.
Per accedere all’incentivo l’investimento deve infatti generare un risparmio pari ad almeno il 3% dei consumi dell’intera unità produttiva oppure del 5% di uno specifico processo industriale (o processo target), ad esempio l’imballaggio.
Il decreto, secondo le indiscrezioni de Il Sole 24 Ore del 27 febbraio, andrà ad individuare 9 differenti aliquote agevolative sulla base di 3 scaglioni di investimento e di 3 differenti classi di efficienza energetica

INVESTIMENTI FINO A 2,5 MLNINVESTIMENTI DA 2,5 A 10 MLNINVESTIMENTI DA 10 A 50 MLN
classe I: 35%classe I: 15%classe I: 5%
classe II: 40%classe II: 20%classe II: 10%
classe III: 45%classe III: 25%classe III: 15%

Prima fascia (classe I) prevista dal piano Transizione 5.0 riguarda quegli investimenti che generino un risparmio compreso tra il 5% e il 10% di uno specifico processo industriale oppure tra il 3% e il 6% dei consumi dell’intera unità produttiva.

La seconda fascia (classe II) si applicherà agli investimenti che generino un efficientamento compreso tra il 10% e il 15% di uno specifico processo industriale oppure tra il 6% e il 10% dei consumi dell’intera unità produttiva.

La terza fascia (Classe III) comprende infine gli investimenti che generino risparmi superiori al 15% di uno specifico processo industriale oppure al 10% dei consumi dell’intera unità produttiva.

La formazione avrà un limite del 10% del valore del progetto, con un massimale di 300.000 euro.

Il progetto deve essere certificato “ex ante” da un valutatore indipendente che attesti che il progetto di innovazione rispetta i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia. Successivamente una certificazione “ex-post” dovrà attestare l’effettiva realizzazione. Per quanto riguarda i moduli fotovoltaici, l’incentivo è limitato ai soli pannelli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con efficienza pari ad almeno il 21,5%. È prevista una maggiorazione per quelli a maggiore efficienza previsti dal Decreto Energia.
Il credito d’imposta si usa con le consuete modalità, cioè esclusivamente in compensazione tramite F24. L’avvio della fruizione non potrà in nessun caso superare la data del 31 dicembre 2025. Quindi il 31 dicembre è data che sancisce sia il termine per l’effettuazione dell’investimento sia il termine per la certificazione e l’avvio della fruizione dell’incentivo.
La fruizione dell’incentivo non è automatica, ci sarà un provvedimento di concessione.
E’ attesa nei prossimi giorni la pubblicazione del decreto attuativo con il dettaglio e la descrizione delle misure.