La rapida conclusione del Conclave della Chiesa cattolica ha portato all’elezione del primo Papa nativo degli Stati Uniti nella figura del cardinale Robert Francis Prevost, che ha assunto il nome di Leone XIV. Il Papa è per la prima volta un nativo degli Stati Uniti d’America, per la prima volta un agostiniano e per la prima volta nell’epoca contemporanea un ex missionario asceso al ruolo più alto nella Chiesa cattolica.

L’emozione suscitata nel mondo dalla morte di Francesco ha portato il Conclave a una rapida conclusione non priva di ricadute prettamente politiche. Innanzitutto, perché Papa Leone XIV ha iniziato il suo pontificato all’insegna di una parola: pace. La pace in Ucraina, la pace a Gaza, la pace in Kashmir sono state invocate nel primo Angelus, al motto di “Mai più la guerra!”. Un afflato tanto forte e il richiamo alla “Terza guerra mondiale a pezzi” di Jorge Mario Bergoglio sono notevoli come impronta di inizio pontificato.

In secondo luogo, nella scelta stessa del nome Prevost ha sottolineato un’impronta politica. Leone XIII, Papa dal 1878 al 1903, era stato il pontefice della Rerum Novarum, l’enciclica che adattò la Chiesa e la dottrina alla visione del mondo nuovo, segnato dalla Rivoluzione Industriale, e interpretò la Dottrina sociale come ermeneutica spirituale da adattare alle sfide del mondo. Leone XIV ha scelto di richiamarsi al pontefice romano vissuto a cavallo tra XIX e XX secolo per sottolineare l’importanza di portare la pastorale cattolica ad occuparsi di temi importanti come la rivoluzione dell’intelligenza artificiale e gli altri grandi cambiamenti che informano appieno la storia contemporanea.

Infine, la cittadinanza statunitense di Leone XIV è un messaggio forte e solido per il suo Paese d’origine. L’America in cui la dottrina cristiana e lo spirito cattolico sono oggetto del contendere nella dialettica politica ha visto nei mesi scorsi il presidente Donald J. Trump e il suo vice J.D. Vance farsi “campioni” dei valori tradizionali, spesso abbandonandosi a un’interpretazione selettiva del messaggio cristiano che trascurava importanti componenti della dottrina sociale. In una fase in cui la Chiesa necessità di unità ma ne ha bisogno anche il mondo occidentale, un Papa su molti settori in continuità con Francesco ma proveniente dalla prima potenza globale può rappresentare un contraltare a ogni fuga in avanti proveniente da Washington.