Non è un dejavù del 1970 italiano e del golpe Borghese, ma, certamente, la coincidenza temporale è curiosa: in Africa, tra il 7 e l’8 dicembre, il Benin è stato interessato da un tentativo di colpo di Stato rientrato dopo il decisivo sostegno nigeriano a Cotonou. Un «golpe dell’Immacolata» contro un governo sicuramente ritenuto inefficace e con crepe legate a corruzione e promesse mancate, ma pienamente democratico: quello con alla guida il presidente Patrice Talon che è stato sfidato dai colonnelli dell’esercito e della Guardia Nazionale.
A far desistere i golpisti, in meno di 24 ore, l’intervento della Comunità Economica dei Paesi dell’Africa Occidentale (Ecowas) e, in particolare, l’azione di forza della Nigeria, intestatasi il ruolo di gendarme della regione. Una mossa, en passant, sostenuta dalla Francia di Emmanuel Macron, che ha in Talon e nel povero Benin uno degli ultimissimi alleati in Francia. Decisione nigeriana, appoggio francese, armi cinesi: i caccia J-17 prodotti da Pechino hanno colpito le postazioni dei ribelli a Cotonou, spingendoli a un pronto ritiro dalle ipotesi golpiste contro Talon. Bola Tinbu, presidente nigeriano, ha salutato l’operazione come di successo. E ha mandato un pesante messaggio: Abuja è desiderosa di far cessare l’ondata di colpi di Stato dell’Africa occidentale.
Almeno otto governi dell’Africa occidentale sono saltati per golpe in cinque anni. Dal 2020, Mali, Burkina Faso (2 volte per entrambe), Guinea, Niger, Gabon hanno visto cambiare i loro governi tramite insorgenze militari. E solo il 26 novembre ad essi si era aggiunta la Guinea Bissau, per limitarci alla regione. Altrove in Africa, nel 2023, il Sudan è precipitato nella guerra civile dopo l’insorgenza della Rapid Support Force e, ad ottobre, abbiamo visto il pronunciamiento del Madagascar con l’ascesa al potere di Andry Rajoelina. La Nigeria ha agito con prontezza per mandare un messaggio: ulteriori ingerenze militariste non saranno tollerate. Stiamo assistendo all’alba di una nuova potenza regionale? Le premesse ci sono tutte.