Media tra Israele e Hamas ed è alleato di Washington, ma si trova la guerra in casa
L’attacco israeliano contro i negoziatori di Hamas del 10 settembre in Qatar ha messo in evidenza le fragilità e le contraddizioni con cui si trova a dover convivere l’Emirato del Golfo, impegnato nella mediazione per la fine della guerra di Gaza assieme all’Egitto. Veder i suoi ospiti bombardati tre mesi dopo che l’Iran aveva violato il suo spazio aereo per colpire le basi americane site nel Paese ha portato il Qatar sulle barricate e incerto nello svolgere ancora il suo ruolo di mediazione.
Solido alleato degli Usa, partner irrinunciabile della Turchia che contende a Israele l’egemonia regionale, patrono economico della nuova Siria post-Assad, in distensione con le altre monarchie del Golfo e in dialogo con Israele, il Qatar non vede però rotta la sua posizione perennemente precaria. Anche il Golfo è una prima linea potenziale e l’attacco di Doha lo conferma.
Il Guardian ha spiegato bene lo spartiacque del 10 settembre: «L’attacco ha minato il presupposto che ha sostenuto la politica estera del Qatar per tre decenni e che ha avuto ripercussioni in tutta la regione araba: sii utile agli Stati Uniti e loro ti proteggeranno. Il Qatar è stato utile. Ha facilitato i colloqui di pace tra Israele e Hamas, ha fatto lo stesso con i talebani e gli Stati Uniti durante la guerra in Afghanistan e ospita la base aerea di Al Udeid, la più grande base militare americana in Medio Oriente».
Molte sfide hanno coinvolto il Medio Oriente, molte partite hanno visto Usa, Israele e Paesi arabi coinvolti ma «per decenni, l’accordo ha retto. Gli Stati Uniti hanno fornito armi, hanno parcheggiato la loro portaerei nel Golfo e hanno fornito copertura politica a livello internazionale. Il sostegno ha contribuito a risparmiare alle nazioni del Golfo i disordini che hanno consumato gran parte del Medio Oriente, nonostante la rivalità con l’Iran».
Doha è stata una camera di compressione del Medio Oriente e questo ne ha facilitato il ruolo di hub economico, diplomatico, strategico. Israele rischia di infrangere un punto di stabilità nella regione. E di far scivolare su una brutta china il già caotico quadrante levantino.