Vi informiamo che è stato pubblicato il 28 ottobre sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) a seguito della registrazione alla Corte dei Conti, il Decreto relativo al meccanismo Energy Release, aggiornato in esito alle interlocuzioni con la Commissione Europea.

Il nuovo Decreto del MASE introduce delle modifiche alle norme originarie per venire incontro alle richieste della Commissione europea, preoccupata della compatibilità del regime italiano con le regole del mercato interno. Si parte con una serie di nuove definizioni aggiunte al decreto del 2024, tra cui quella di “Soggetti terzi“, “Contratto di restituzione “, “Procedura Competitiva” e “Vantaggio residuo alla scadenza del contratto di restituzione “.

Inoltre, viene disciplinata la gara che permetterà di selezionare chi realizzerà la nuova capacità di generazione rinnovabile. Il decreto prevede in questo caso che possano partecipare alla procedura sia gli stessi clienti energivori, anche aggregati, sia soggetti terzi (da essi delegati o meno). Ai primi spettano requisiti di qualificazione meno stringenti, mentre tutte le altre realtà dovranno necessariamente dimostrare il possesso di titoli abilitativi.

Ma l’elemento più importante del pacchetto di modifica riguarda sicuramente la clausola “Claw-Back” o vantaggio residuo. Le nuove norme prevedono che se al termine dei 20 anni del contratto di restituzione, l’energia anticipata non risulti integralmente restituita, la durata dello stesso sia estesa per altri 20 anni massimo.

Entro la metà di novembre il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica approverà le regole operative aggiornate del GSE, insieme agli schemi contrattuali che disciplineranno l’anticipazione e la successiva restituzione dell’energia rinnovabile a 65 euro/MWh. L’obiettivo è dunque garantire entro la fine dell’anno la sottoscrizione dei contratti per l’anticipazione del beneficio alle imprese energivore, sostenendo così la competitività del sistema produttivo nazionale.

Nei primi mesi del 2026 sarà avviata la procedura competitiva per l’assegnazione degli obblighi di realizzazione di nuovi impianti rinnovabili destinati alla restituzione dell’energia anticipata, che dovranno essere completati entro 40 mesi dalla sottoscrizione dei contratti.

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