Fiscale e Tributario

La nuova disciplina sulla trasparenza delle erogazioni pubbliche

L’art. 35 D.L. 34/2019 (cd. Decreto Crescita) ha modificato la disciplina in materia di obblighi informativi delle erogazioni pubbliche introdotta dall’art. 1, commi da 125 a 129 della L. 124/2017. Vi è quindi stata una riformulazione integrale della disciplina delle erogazioni pubbliche che riguarda l’ambito applicativo soggettivo, oggettivo ed il regime sanzionatorio.

Servizio di consultazione delle E-fatture

Era atteso per il 31 maggio, l’avvio del nuovo servizio di consultazione delle e-fatture ma il 30.05.2019 è stato pubblicato il provvedimento prot. n. 164664/2019, con il quale è stato disposto un ulteriore rinvio dei termini. Pertanto sarà possibile aderire al suddetto servizio dal 1^ luglio al 31 ottobre 2019. Originariamente era previsto che tutti i soggetti chiamati a trasmettere telematicamente le fatture potevano consultare i documenti sul portale dell’Agenzia delle Entrate.

Decreto Crescita

Di seguito si riporta un quadro sinottico delle principali novità relative al c.d. Decreto Crescita, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile 2019, il D.L. 34/2019, di cui si era fatta una breve anticipazione nella precedente Circolare quindicinale per l’Associato.

Il ravvedimento operoso

Il soggetto che dovesse compiere delle violazioni di natura amministrativo – tributaria ha la possibilità di rimediare al fine di ridurre l’impatto sanzionatorio. L’articolo 13, D.Lgs. 472/1997, infatti, regola l’istituto del ravvedimento operoso, stabilendo un regime premiale che consente di beneficiare di una sanzione ridotta, rispetto a quella minima applicabile dal Fisco, in relazione al ritardo con cui provvede a rimediare all’errore o alla omissione.

Le novità del Decreto Crescita

Il 30.04.2019 è stato pubblicato sulla G.U. il c.d. “Decreto Crescita” in vigore dall’01.05.2019. In ambito fiscale, le novità introdotte risultano attinenti a specifici argomenti. 

L’obbligo di invio telematico dei corrispettivi

Con l’art. 2 D.Lgs n. 127/2015 è stata introdotta dall’01.01.2017, la possibilità di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi giornalieri relativi a cessioni di beni/prestazioni di servizi, a favore dei commercianti al minuto e soggetti assimilati (art. 22 dpr 633/72).

Il trattamento fiscale delle spese di rappresentanza

L’attuale disciplina delle spese di rappresentanza è contenuta nell’articolo 108, comma 2, Tuir che individua specifici criteri di qualificazione delle spese di rappresentanza e limiti quantitativi di deducibilità fiscale delle stesse spese, rapportandole al volume dei ricavi dell’impresa.